Se hai in programma una gita nelle Marche, devi assolutamente fermarti in un agriturismo e assaggiare i vincisgrassi: ti svelo cosa sono e perché ti piaceranno
Le regioni italiane sono splendide e particolari ciascuna a modo proprio. Non solo per le bellezze culturali, architettoniche e paesaggistiche che le contraddistinguono, ma anche e soprattutto per le tradizioni culinarie che variano di città in città.
Mentre le ricette di regioni come il Trentino – e ne sono una testimonianza i famosissimi canederli allo speck – o come il Lazio (qui se sei curioso di testare la ricetta di una cacio e pepe rivisitata) sono più che note, una regione come le Marche, che rimane sempre più defilata rispetto alle altre, potrebbe finire per passare in sordina.
In realtà, di pietanze in grado di lasciare a bocca aperta qualunque visitatore, la regione ne è piena. C’è una ricetta, in modo particolare, che non devi assolutamente trascurare di assaggiare la prossima volta che farai tappa in un agriturismo dell’entroterra. Di cosa sto parlando? Dei celeberrimi vincisgrassi.
Chi non conosce i vincisgrassi potrebbe fare l’errore di credere che si tratti di una rivisitazione delle lasagne. In realtà questa pietanza, che nelle Marche viene servita come primo piatto, ha una storia a sé.
Si narra che gli stessi vennero preparati in onore del generale austriaco Windisch Graetz, che si era distinto nella difesa della città di Ancona, attuale capoluogo di regione. Il generale, in modo particolare, combatté in territorio marchigiano nel 1799, respingendo le truppe napoleoniche.
Fu proprio in suo onore che venne sperimentata e servita questa gustosa pasta al forno, composta da vari strati e condita con un ragù davvero speciale: un ragù composto dalle frattaglie, e cioè dalle interiora degli animali.
Prima di spiegarti per filo e per segno la preparazione occorre una premessa: ogni zona delle Marche personalizza questa ricetta a modo proprio. Pertanto, potrebbe darsi che a seconda dell’agriturismo in cui ti rechi, gli ingredienti con cui vengono realizzati i vincisgrassi possano cambiare.
Per quanto concerne il sugo, comincia tagliando a listarelle la pancetta e in pezzi piccoli i vari tagli di carne. Per preparare i vincisgrassi marchigiani non devono mancare maiale, manzo e rigaglie di pollo. Fai rosolare la carne con un trito di sedano, carote e cipolla, lasciando cuocere fino a che la carne non risulterà dorata.
Aggiungi la passata di pomodoro, mescolando con un cucchiaio di legno e lasciando cuocere il ragù per almeno un’ora e mezza, coprendo con un coperchio. Mescola di tanto in tanto, così da valutare se sia necessario aggiungere brodo o acqua. Fai cuocere fino a che il ragù non risulterà addensato.
Una volta terminata la cottura del sugo, dedicati all’assemblaggio degli ingredienti. In una pirofila dai bordi alti cospargi un primo strato di sugo, poi la sfoglia per lasagne, un altro cucchiaio abbondante di ragù e del parmigiano grattugiato. Prosegui fino ad esaurimento degli ingredienti, formando almeno 8/10 strati (è la caratteristica dei vincisgrassi). Completa con una spolverata abbondante di parmigiano, prima di cuocere in forno caldo, a 180°, per almeno 30 minuti.
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