Non bisogna “invadere” gli altri Paesi quando viaggiamo, ci vogliono rispetto ed educazione: ti svelo alcune semplici regole non scritte.
Viaggiare è un’opportunità preziosa per scoprire nuove culture e arricchire il proprio bagaglio personale. Purtroppo però, non sempre i turisti riescono a comportarsi con il rispetto e la discrezione che ci si aspetterebbe.
Anzi, in molte destinazioni turistiche i cosiddetti “turisti maleducati” sono diventati una vera e propria piaga, tanto da scatenare polemiche e reazioni di esasperazione da parte dei residenti delle città turistiche.
A causare il malcontento sono soprattutto alcuni comportamenti fastidiosi, che vanno dalle folle nei centri storici all’ossessione per foto e selfie. Un’abitudine che infastidisce moltissimo è quella di occupare a lungo punti panoramici e scorci iconici solo per ottenere lo scatto perfetto da condividere sui social.
Molti viaggiatori raccontano di aver dovuto attendere minuti interminabili dietro gruppi intenti a posare in ogni angolazione possibile, trasformando un semplice ricordo fotografico in un vero servizio fotografico da influencer.
Ma c’è di peggio. In luoghi di memoria e raccoglimento, come memoriali di guerra o siti legati a tragedie storiche, il cattivo gusto di alcuni turisti diventa particolarmente evidente.
Sorrisi smaglianti e pose buffe risultano fuori luogo e profondamente irrispettose nei confronti della storia e delle persone coinvolte. Un esempio tristemente noto è quello del Memoriale dell’11 settembre a New York, dove accanto al silenzio di chi riflette si trovano spesso visitatori intenti a scattare selfie o acquistare souvenir decisamente poco appropriati.
Un altro tema caldo riguarda la convivenza nelle città molto frequentate, dove i ritmi di chi ci vive mal si sposano con l’andatura rilassata di chi è in vacanza. Nei centri urbani, molti residenti si lamentano di dover fare slalom tra gruppi di turisti che procedono lentamente o si fermano all’improvviso in mezzo ai marciapiedi per consultare mappe e guide.
Un piccolo gesto di cortesia, come accostarsi per controllare il telefono, sarebbe sufficiente per evitare fastidi inutili a chi si sposta per lavoro o studio.
Anche la natura è vittima dell’inciviltà di alcuni visitatori. Nei parchi nazionali, c’è chi tratta gli animali selvatici come fossero attrazioni di un luna park, avvicinandosi troppo o cercando di dar loro da mangiare per ottenere una foto ravvicinata. Negli Stati Uniti, a Yellowstone, ogni estate si registrano incidenti causati da turisti che si avvicinano imprudentemente ai bisonti, dimenticando che si tratta di animali selvaggi e imprevedibili.
Una raccomandazione fondamentale riguarda il linguaggio. Parlare ad alta voce pensando che nessuno capisca può rivelarsi un errore clamoroso. In molte destinazioni, specialmente quelle più internazionali, ci sono buone probabilità che qualcuno comprenda perfettamente ciò che viene detto, con il rischio di scatenare imbarazzi o situazioni spiacevoli.
Il segreto per viaggiare rispettando i luoghi e chi li abita è uno solo: comportarsi con buon senso e civiltà . Essere gentili, discreti e rispettosi è la chiave per essere accolti con un sorriso ovunque si vada. Dunque, se adotti alcuni di questi comportamenti, meglio correggerli per non infastidire gli altri. Ora, non ti resta che prenotare la tua prossima vacanza: ti lascio qui un’idea eccezionale.
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