Che l’Italia sia ricca di bellezze è risaputo, ma ogni volta che si finisce davanti a un suo tesoro si resta senza fiato. Tra le sue destinazioni più incredibili spicca una meravigliosa dimora incastonata in Piemonte: si tratta di un’architettura da sogno, tra i capolavori più belli di tutto lo Stivale.
Siamo in Piemonte, tra le campagne aperte, ai piedi delle Alpi: qui è custodita una delle architetture più scenografiche di tutta Italia. La maestosa Reggia di Venaria è una destinazione incredibile che richiama visitatori tutto l’anno, incantanti dalla sua bellezza travolgente. Scopriamo di seguito le sue peculiarità e alcune curiosità poco conosciute che la riguardano.
Poco distante da Torino, la Reggia di Venaria è un gioiello barocco impregnato di storia e bellezza: residenza sabauda, la struttura è molto imponente e conta saloni scenografici. Tra i suoi punti più suggestivi spiccano la Galleria Grande, illuminata da ampie finestre, e i giardini geometrici all’italiana che circondano la villa stupenda.
Costruita per il volere di Emanuele II di Savoia, la Reggia di Venaria è nata come residenza di caccia ed è stata ideata dall’architetto Amedeo di Castellamonte, che ha dato vita a una sorta di città reale. Immersa tra il verde, la dimora è diventata con lo scorrere del tempo un luogo d’incontro per i nobili provenienti da tutta Europa.
La Reggia di Venaria Reale è stata restaurata nel 1997, dopo un periodo di degrado e abbandono: annoverata Patrimonio dell’Umanità Unesco, oggi catalizza frotte di visitatori, attirati dai suoi angoli meravigliosi. Visitare le sue sale riccamente decorate è un’esperienza emozionante, potendo immergersi tra arte, storia, architettura e bellezza. Spesso, nella dimora vengono anche allestite mostre variegate.
La Reggia di Venaria Reale è una Versailles italiana. Il restauro della struttura è stato da record e ha interessato una superficie di 100.000 metri quadrati, senza contare tutta la parte del giardino, e ha visto coinvolti anche 1.000 affreschi.
La location è avvolta non solo nella bellezza, ma anche nel mistero, presentando elementi impregnati in un fascino decadente. Intorno alla reggia aleggiano storie e leggende, tra cui una secondo la quale il fantasma di Vittorio Amedeo II di Savoia si aggirerebbe per i suoi ambienti con un mantello e in sella del suo fidato cavallo bianco. Altra particolarità è da ricondurre alla sua pianta, che racchiude l’anima esoterica torinese, visto che ricorda il Collare dell’Annunziata, simbolo dell’Ordine Supremo della Santissima Annunziata, il più antico del mondo.
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