Tra gli eventi più amati in assoluto spiccano le sagre di paese: in questa guida scopriamo come organizzarne una seguendo una serie di step imprescindibili per una buona riuscita dell’evento.
Quando si parla di eventi, le sagre sono tra quelli che vanno per la maggiore. Nei paesi questi appuntamenti richiamano tantissime persone, rappresentando delle iniziative irrinunciabili grazie alle quali vivere momenti nel segno della convivialità, il tutto accompagnati da tanto buon cibo e musica.
Se lungo tutto lo Stivale vengono organizzate sagre della tradizione, ormai pezzi di storia del luogo, puntualmente ne nascono di nuove. Questi eventi hanno il pregio di creare un forte senso di comunità, rendere il territorio maggiormente vivo, promuovere produttori locali, far conoscere i sapori del posto e raccogliere fondi.
Secondo i dati raccolti dalla Federazione Italiana Pubblici Esercizi nel Bel Paese ogni anno si tengono 42mila sagre, generando un fatturato pari a 900 milioni di euro. In molti casi a organizzare le sagre sono Pro Loco e Associazioni locali: in particolare, l’estate è il periodo in cui si concentrano maggiormente, ma non mancano appuntamenti tutto l’anno. Scopriamo di seguito i dettagli relativi all’organizzazione di una sagra.
All’apparenza può sembrare semplice ma, in realtà, organizzare una sagra è un qualcosa di molto complesso. Infatti, per programmare l’evento è necessario ottenere tutta una serie di autorizzazioni e rispettare sia aspetti fiscali che amministrativi. Proprio per questo, per mettere in piedi una sagra è necessario un lavoro di squadra, vedendo coinvolte più persone del posto, tra cui non mancano puntualmente anche volontari.
Per organizzare una sagra è importante partire mesi prima, in modo da avere tutto il tempo necessario per creare un evento ottimale. La prima fase preliminare è dedicata all’ideazione dell’evento: questo è il momento più creativo in cui ci si può scatenare con la fantasia, decidendo il nome della manifestazione, il luogo dove si terrà, il target di riferimento, i suoi obiettivi, la sua scaletta, le sue peculiarità e come si differenzia dalle altre.
Si passa poi all’organizzazione vera e propria, fase delicata in cui è necessario fare un bilancio tra i costi e i ricavi previsti per l’evento, dovendo anche stabilire i soggetti coinvolti e il materiale necessario. Una volta pianificato l’evento in tutti i suoi aspetti, si passa a un’altra fase cruciale, ovvero il richiedere le autorizzazioni necessarie per l’iniziativa, rivolgendosi al Comune territorialmente competente, come per esempio il permesso per la SIAE e l’autorizzazione per l’occupazione del suolo.
Dopo la preparazione, una volta che è tutto pronto, si entra nella fase della promozione in modo da far sapere dell’esistenza della sagra, ricorrendo a volantini e comunicazioni sui social. Durante l’evento è importante essere in grado di gestire eventuali avversità e intoppi e, proprio per questo, bisogna contare su un gruppo cospicuo di collaboratori.
Una volta che la sagra è andata in scena si potranno fare tutte le considerazioni del caso, facendo un bilancio di cosa ha funzionato e cosa no e correggendo il tiro per l’edizione suggestiva, stilando valutazioni dal punto di vista della sostenibilità economica dell’evento, ma anche ambientale, e del gradimento e l’affluenza raggiunti.
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